Dal 24 aprile al 26 luglio 2015, le sale della CasermArcheologica riaprono al pubblico per riproporre l’esperienza della sperimentazione artistica contemporanea, come anello di congiunzione del dialogo tra Arte, Memoria e Identità, con Idrophilia | La Zona Abitabile, collettiva a cura di Ilaria Margutti. La mostra sarà inaugurata venerdì 24 aprile alle ore 16 in Piazza Torre di Berta (Sansepolcro) con la presentazione dell'installazione artistica "L'acqua è di tutti", per poi proseguire, dalle ore 18, in via Niccolò Aggiunti 55, negli spazi della CasermArcheologica. L’ingresso è gratuito.
La mostra/percorso, pensata e realizzata per ricondurre l’attenzione alla relazione tra uomo e mondo, pone alla base del percorso espositivo la teoria della Rete della Vita, come unico metodo di riconoscimento possibile con la materia di cui siamo fatti, e si propone di accompagnare i visitatori a riflettere sulla relazione tra l’essere umano e la rete della vita di cui fa parte, collocando l’acqua come elemento di congiunzione tra tutte le cose della Natura, il fluido che nel suo essere interconnesso tra la vita e il suo luogo, si dipana come un tessuto seguendo le forme a reticolo suggerite dalla Natura stessa.
“L’uomo non tesse la trama della vita;
in essa egli è soltanto un filo.
Qualsiasi cosa fa alla trama,
l’uomo la fa a se stesso”Ted Perry, ispirandosi al capo indiano Seattle
La rete della vita, Fritjof Capra
La CasermArcheologica riapre le proprie sale sospese nel tempo e nella memoria, ospitando più di venti artisti - Alessandra Baldoni, Claudio Ballestracci, Roberta Bernardini, Francesco Bocchini, Simona Bramati, Marco Buzzini, Viola Cangi, Juan Carlos Ceci, Kiril Cholakov, Paolo Fabiani, Antonella Farsetti, Luca Giovagnoli, Valter Lazzerini, Dacia Manto, Ilaria Margutti, Jara Marzulli, Saverio Mercati, Giorgia Moretti, Massimo Pulini, Virginia Ryan, Laura Serafini, Le Giraffe Labs - che per l’occasione esporranno opere nelle quali hanno già affrontato l’argomento del rapporto tra acqua-ambiente-uomo, della relazione con la Natura e della metamorfosi come rapporto consapevole con il concetto della Rete della Vita. Centrale, nel percorso, è il tema della metamorfosi, di passaggio e cambiamento, di condivisione e dialogo tra i diversi livelli di linguaggi che caratterizzano la nostra epoca.
Alla Mostra presso la CasermArcheologica si affianca il progetto di installazione artistica interattiva "L’acqua è di tutti", realizzato, prodotto e sostenuto da Claudio Ballestracci, Manolo Benvenuti, Giulio Accettulli e musiche di Marco Mantovani.
L’opera, costruita in maggior parte con plastica proveniente da bottiglie riciclata, ha l’aspetto di una gigantesca bottiglia abbandonata come un rifiuto ed è realizzata in modo tale da dare l’impressione di essere leggermente “interrata”. Le sue dimensioni permettono a un buon numero di fruitori di entrarvi simultaneamente e sostarvi con comodità per interagire con le quattro fontane interne, perfettamente funzionanti, che svolgono un’evidente funzione di invito ad avvicinarsi all’acqua e una più segreta funzione che lo stesso fruitore potrà svelare solo dopo essersi avvicinato.
L’installazione rimarrà in Piazza Torre di Berta fino al prossimo 3 maggio e sarà fruibile tutti i giorni con il seguente orario: 10-13 e 18-22.