Marc Chagall. Una retrospettiva (1908-1985), è stata la mostra più visitata a Milano nel 2014. Sono state oltre 340.000 le persone che hanno ammirato i capolavori del maestro russo, allestite nelle sale di Palazzo Reale.
Ora le 220 opere stanno per trasferirsi a Bruxelles, ai Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, dal 28 febbraio al 28 giugno 2015.
La mostra è stata concepita fin dall'inizio da GAmm Giunti, Comune di Milano-Cultura e Palazzo Reale come un grande evento che potesse trovare l’interesse di un partner internazionale di equivalente livello, in grado di collaborare per la sua realizzazione in una seconda sede.
Un unico progetto storico e critico, curato da Claudia Zevi e Michel Draguet direttore del MRBAB, con la collaborazione di Meret Meyer, organizzata dai Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique.
Come a Milano, in nuovo allestimento, la mostra presenterà le 220 opere provenienti dalle più prestigiose istituzioni museali del mondo come la Tate di Londra, il MoMA New York, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Nagoya City Art Museum, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo e molte altre.
“Questa nuova tappa della mostra di Chagall - afferma Filippo Zevi, consigliere delegato di GAmm Giunti -, premia il lavoro di ideazione e di produzione di GAmm Giunti e la collaborazione con curatori come Claudia Zevi & Partners nel costruire progetti espositivi, nati e sviluppati in Italia insieme a istituzioni come Palazzo Reale che trovano nel rapporto con altrettanto importanti realtà internazionali, una grande visibilità e un pubblico ancora più vasto”.
La rassegna segue l’intera carriera di Marc Chagall, dai primi dipinti nel 1908, fino alle ultime opere monumentali degli anni ottanta. Il percorso espositivo analizza i grandi temi, come la cultura ebraica, l’iconografia del villaggio ebraico o le tradizioni popolari, ma si concentra anche sull’incontro con la letteratura del XVII secolo - in particolare La Fontaine - sulla scoperta della luce e sull’uso del colore.
Un’eco particolare verrà riservata al periodo russo di Chagall, ovvero a quel momento in cui il suo stile, così personale, lo distingue da una cultura artistica fortemente influenzata dalla rivoluzione cubista.
Il catalogo della mostra di Bruxelles sarà pubblicato in coedizione GAmm Giunti-Fonds Mercator in due versioni, in lingua francese e fiamminga.